Il riferimento alla "coabitazione, all'ospitalità ed alle relazioni domestiche" nella fattispecie criminosa introdotta dall'art. 20, comma 1, lett. d) L. n. 238/2021 ha ampliato l'ambito di operatività dell'art. 609-quater cod. pen., precedentemente limitata a situazioni di convivenza, a casi in cui il contatto tra adulto e minore è meno intenso.
Lo rammenta la Corte di Cassazione, con espresso riferimento alla fattispecie delittuosa di atti sessuali con minorenni.
I rilievi sopra riportati sono espressi all’interno della sentenza n. 29358/2024, depositata dalla terza sezione penale lo scorso 19 luglio.
La relazione di convivenza, precisano i giudici di piazza Cavour, è caratterizzata da legami affettivi stabili e da impegni reciproci di assistenza morale e materiale. La coabitazione, invece, si fonda su ragioni di mera opportunità e convenienza.