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Quantificazione del danno endo-familiare legato alla lesione subita per il riconoscimento giudiziale del rapporto di paternità

12 aprile 2023

News Regionale - Sicilia ,

Interessante ordinanza della Corte di Cassazione in materia di danno endofamiliare: con provvedimento n. 9293/2023, la Suprema Corte è tornata ad analizzare la fattispecie.

Viene ritenuto sussistente il danno non patrimoniale derivante dal dolore della figlia, dal suo turbamento, in conseguenza della mancanza della figura paterna nell'intero arco della vita. Trattandosi di pregiudizio a beni immateriali, precisano i giudici di piazza Cavour, particolare rilievo assume la prova presuntiva, attraverso la quale il giudice deduce dal fatto noto quello ignoto, secondo un principio di probabilità.

Nella fattispecie in esame, il fatto noto, come accertato all'esito dell'istruttoria, era la totale assenza del padre, che non aveva mai partecipato né alla cura, né all'istruzione né al sostegno morale della figlia.

A ben vedere, come desumibile dal percorso logico-giuridico intrapreso dalla Suprema Corte, applicando a tali fatti noti le comuni regole di esperienza - dalle quali discende che l'assenza del padre non può che ingenerare profonda sofferenza nel figlio per la privazione di beni fondamentali quali la cura, l'affetto e l'amore genitoriale - doveva ritenersi provato il lamentato danno non patrimoniale.

La Cassazione, in conclusione, ha optato per il rigetto del ricorso dell’uomo, che era stato condannato al pagamento della somma di 45.000 euro a titolo di rimborso pro quota delle spese pregresse di mantenimento della minore e della somma di 25.000 euro a titolo di risarcimento dei danni.