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Assegno divorzile, il giudice deve accertare le cause del divario economico

9 aprile 2024

News Regionale - Sicilia ,

Il giudice dopo aver verificato se a seguito del divorzio si sia determinata fra gli ex coniugi una rilevante disparità della situazione economico patrimoniale, deve riconoscere l'assegno di cui all'art. 5, comma 6, L. 898/1970 nel caso in cui "l'uno dei coniugi versi in situazione di non autosufficienza economica", "ancorata a un criterio di normalità", adeguando l'assegno "a colmare lo scarto tra detta situazione e il livello di autosufficienza come individuato dal giudice di merito”.

Lo sottolinea la Suprema Corte, all’interno dell’ordinanza n. 6599/2024. Il provvedimento della prima sezione civile è stato depositato lo scorso 12 marzo.

Ciò, precisano i giudici di piazza Cavour, anche nell'ipotesi in cui tale squilibrio "sia da ricondurre eziologicamente alle determinazioni comuni e ai ruoli endofamiliari" (quando cioè "gli allora coniugi abbiano, di comune accordo, convenuto uno di essi sacrificasse le proprie realistiche prospettive professionali-reddituali agli impegni casalinghi, così da ritrovarsi, a matrimonio finito, nella condizione di casalingo-casalinga e non in quella alla quale tale coniuge avrebbe potuto ambire"), al fine di porre il coniuge richiedente nella posizione in cui si sarebbe trovato se non avesse affrontato un simile sacrificio.