In tema di liquidazione equitativa del danno da perdita del rapporto parentale, al fine di garantire non solo un’adeguata valutazione delle circostanze del caso concreto, ma anche l'uniformità di giudizio in casi analoghi, il danno anzidetto deve essere liquidato seguendo una tabella basata sul "sistema a punti".
La precisazione porta la firma della Corte di Cassazione ed è contenuta all’interno di una recente ordinanza. Il provvedimento della terza sezione civile, n. 10765/2024, è stato depositato lo scorso 22 aprile.
Tale sistema, precisano i giudici di piazza Cavour, deve prevedere, oltre all'adozione del criterio a punto, l'estrazione del valore medio del punto dai precedenti, la modularità e l'elencazione delle circostanze di fatto rilevanti, tra le quali, indefettibilmente, l'età della vittima, l'età del superstite, il grado di parentela e la convivenza, nonché l'indicazione dei relativi punteggi, con la possibilità di applicare sull'importo finale dei correttivi in ragione della particolarità della situazione, salvo che l'eccezionalità del caso non imponga, fornendone adeguata motivazione, una liquidazione del danno senza fare ricorso a tale tabella.