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Separazione, per l’addebito sufficiente un episodio violento

17 maggio 2024

News Regionale - Sicilia ,

La violenza all’interno della coppia è sempre causa di addebito. Lo ha ribadito la Corte di Cassazione, attraverso una recente ordinanza, la n. 12662/2024 depositata lo scorso 9 maggio, dichiarando inammissibile il ricorso dell’ex marito che invece sosteneva l’assenza di prove a suo carico.

La prima sezione civile, relativamente all’addebito, rammenta come in generale il Tribunale debba verificare se siano stati posti in essere - da un coniuge ovvero da entrambi - comportamenti coscienti e volontari in violazione dei doveri nascenti dal matrimonio ex articolo 143 c.c., accertando la sussistenza del nesso di causalità tra questi ultimi ed il determinarsi della situazione d’intollerabilità della prosecuzione della convivenza coniugale.

Quindi la pronunzia di addebito della separazione non solo presuppone la violazione dei doveri coniugali, ma anche il nesso causale in ordine alla determinazione della crisi.

In questo senso, proseguono i giudici di piazza Cavour, i comportamenti reattivi del coniuge che sfociano in azioni violente e lesive dell’incolumità fisica dell’altro coniuge rappresentano, in un giudizio di comparazione al fine di determinare l’addebito della separazione, causa determinante dell’intollerabilità della convivenza, nonostante la conflittualità fosse risalente nel tempo e nonostante l’altro coniuge contribuisse ad esasperare la relazione”.

E ciò, continua il Collegio, “anche qualora risulti provato un unico episodio violento, trattandosi di comportamento idoneo, comunque, a sconvolgere definitivamente l’equilibrio relazionale della coppia, poiché lesivo della pari dignità di ogni persona.