Va confermato l'affidamento etero-familiare dei minori in presenza di una situazione di elevata conflittualità tra i genitori, qualora questi non abbiano raggiunto un atteggiamento consapevole volto al perseguimento del superiore interesse dei figli. Ciò al fine di assicurare ai minori stessi una maggiore stabilità e di offrire ai genitori un'occasione di acquisire maggiore consapevolezza del proprio ruolo genitoriale.
La sottolineatura porta la firma della Corte di Cassazione ed è contenuta all’interno di un recente provvedimento. L’ordinanza n. 12717/2024 è stata depositata lo scorso 9 maggio dalla prima sezione civile.
La vicenda nasce da un ricorso presentato da un uomo, dinanzi al Tribunale di Monza, per separazione con richiesta di addebito alla moglie per violazione dei doveri nascenti dal matrimonio. Il ricorrente depositava, altresì, una querela con la quale aveva denunciato la moglie per maltrattamenti sui minori. La signora, nel costituirsi in giudizio, contestava di aver tenuto comportamenti contrari ai doveri matrimoniali e di aver posto in essere comportamenti pregiudizievoli nei confronti dei figli. Riconosceva, invero, di aver intrattenuto una relazione sentimentale quando il matrimonio era già irrimediabilmente in crisi, evidenziando peraltro come il marito avesse intrattenuto relazioni extraconiugali in costanza di matrimonio. Deduceva di essere vittima, da anni, di violenze poste in essere dal marito.
Il Tribunale di Monza pronunciava la separazione personale dei coniugi, con addebito alla moglie, disponendo, tra le altre cose, l’affidamento dei due figli minori al Comune di residenza, per le determinazioni, in via esclusiva, afferenti le scelte di residenza, istruzione, educazione e cura, ma con collocazione presso l’abitazione paterna.
La Suprema Corte ribadisce come l'affidamento etero-familiare dei minori in presenza di una situazione caratterizzata da un elevato conflitto tra i genitori vada confermato, qualora questi non abbiano posto in essere condotte generali volte al perseguimento del superiore interesse dei figli.