Ai fini del riconoscimento dell’assegno divorzile le iscrizioni pregiudizievoli sui beni patrimoniali di uno dei coniugi incidono sulla valutazione della eventuale disparità delle condizioni economiche e reddituali dei coniugi.
Lo rammenta la Corte di Cassazione, all’interno dell’ordinanza n. 14378/2024.
Il provvedimento della prima sezione civile è stato depositato lo scorso 23 maggio.
Ciò, argomentano i giudici di piazza Cavour, poiché l'immobilizzazione di capitali e le potenzialità economiche di vendita debbono necessariamente essere esaminate e, se del caso, ridimensionate alla luce dei pesi iscritti sugli immobili e dei diritti di credito che su di essi possono essere fatti valere.
Il Collegio, dunque, rileva la necessità di accertare tanto gli elementi positivi di reddito o patrimoniali, quanto le esposizioni debitorie a cui ciascuno dei due ex coniugi si trovi a dover far fronte, poiché entrambe le componenti concorrono a determinare la complessiva condizione post vincolo.