In un contesto di alta conflittualità tra i genitori, va disposto l’affido esclusivo della minore al padre, genitore convivente, il quale, pur essendo partecipe del clima di forte tensione, si dimostra perfettamente in grado di provvedere alla minore anche nella quotidianità ed anche rispetto alle sue esigenze di salute.

Lo ha precisato il Tribunale di Alessandria, con un recente provvedimento dello scorso 26 giugno.

Nella vicenda analizzata dal tribunale piemontese, il padre si rivelava soprattutto capace di ascoltare e supportare la minore, non esimendosi dal cercare la collaborazione e la presenza della madre.

Quest’ultima, piuttosto, dal canto suo, risultava in difficoltà nel riconoscere l’apporto positivo del padre, ponendo in essere condotte non collaborative o addirittura velatamente ostative e con ciò ingenerando incomprensioni con la minore e litigi.