
Il reato di maltrattamenti in famiglia non si configura dalla reciprocità delle offese
Il reato di maltrattamenti in famiglia si configura non dalla reciprocità delle offese, ma dall'asimmetria di posizione tra le parti, dove un soggetto, in posizione sovraordinata, limita la sfera di autodeterminazione dell'altra parte, inducendola a una condizione di sopraffazione e soggezione. La configurabilità del reato di maltrattamenti in famiglia non richiede che le condotte violente siano sistematiche, essendo sufficiente la reiterazione di comportamenti lesivi della dignità e identità della persona offesa, volti a creare un contesto di disuguaglianza e supremazia all'interno del nucleo familiare.
Cass. pen., Sez. VI, 06/06/2024, n. 34027, One Legale