Con la pronuncia in esame la Suprema Corte ha analizzato l’istituto della decadenza genitoriale nell’ottica di the best interest of the child e della preservazione, ove possibile, del legame genitoriale.

Premette infatti il Giudice di legittimità che la responsabilità genitoriale è funzionale all’interesse del minore e alla formazione della sua personalità, di talché la sua decadenza deve fondarsi sul riscontro di un grave inadempimento dei doveri genitoriali, da cui sia disceso un grave pregiudizio per il figlio, previa scrupolosa analisi dei fatti concreti e attenta valutazione di elementi indiziari gravi, precisi e concordanti ( cfr Cass n. 24708/2024).

Ciò detto, la Suprema Corte osserva anche che l’art 332 c.c. – accertato che non sussiste più “il pericolo di pregiudizio”- prevede la possibilità di reintegrazione nella responsabilità genitoriale da cui si ricava che una pronuncia di decadenza non può ritenersi astrattamente ostativa ad una possibile regolamentazione del diritto di incontro e/o frequentazione del genitore decaduto con il minore, nella salvaguardia del superiore interesse di quest’ultimo e con le cautele e nei limiti che il giudice dovrà motivatamente fissare in relazione al caso concreto.

A cura dell’Avv. Michela Maculani