SEPARAZIONE CON ADDEBITO - Espressioni offensive e gelosia patologica nei confronti del marito ed inserimento di microspie sul luogo di lavoro (Cc, articoli 151, 156, 337-ter e 433)
Riconosciuto l’addebito della separazione se provato il nesso causale tra la esagerata gelosia mostrata dalla moglie e gli epiteti volgari in più occasioni pronunciati nei confronti del marito ed il fallimento dell'unione matrimoniale.
L’addebito della separazione alla moglie è stata motivata della gelosia "tanto patologica quanto immotivata" mostrata dalla donna ed estrinsecatasi anche nella collocazione di due "microspie" o "cimici" all'interno dello studio professionale del marito e nelle ripetute aggressioni verbali, anche tramite missive o messaggi telefonici, poste in essere nei confronti del coniuge al quale erano addebitati inesistenti tradimenti, nonché dell'utilizzo pressoché continuo di epiteti ingiuriosi e volgari nei confronti non solo del marito e della sua presunta amante.
L'esclusione del diritto all'assegno per il coniuge cui sia stata addebitata la separazione non priva completamente di tutela il marito o la moglie economicamente più debole, cui vengono comunque garantiti il diritto agli alimenti e, in caso di morte del coniuge, quello ad un assegno vitalizio in sostituzione della quota di riserva.
• Tribunale di Forlì, sentenza 2 febbraio 2022 n. 107 – Pres. Talia, Giud. Est. Orlandi