Significativa ordinanza della Corte di Cassazione, che recentemente ha analizzato una interessante vicenda familiare.

La ex che si stabilisce nella casa al mare con i figli, dei quali risulta come affidataria, non è tenuta a pagare all’ex marito alcun canone di locazione.

A stabilirlo, come precisato, la Corte di Cassazione che, con l’ordinanza n. 16858 del 25 maggio 2022, ha respinto il ricorso di un uomo che chiedeva alla madre dei figli un canone di locazione dopo che la stessa aveva deciso di stabilirsi presso la casa di villeggiatura al mare.

La donna era stata costretta ad allontanarsi dal suo appartamento, date le cattive condizioni igieniche, peraltro certificate dall’Asl. 

A seguito di ciò, il giudice aveva statuito che la stessa potesse stabilirsi nel luogo migliore per i bambini, onde consentire una prosecuzione senza criticità dei rapporti familiari esistenti. 

La donna, pertanto, aveva deciso di stabilirsi presso la casa al mare. 

Inutile il ricorso attraverso il quale il marito avanzava pretese in merito all’ipotetico canone di locazione. 

A tale richiesta, i giudici di Piazza Cavour hanno risposto negativamente, rammentando come con riferimento alla casa familiare, assegnata al coniuge affidatario, debba escludersi qualsiasi obbligo di pagamento di un canone di locazione da parte dell’assegnatario per il godimento della stessa., A ben vedere, puntualizza la Suprema Corte, qualunque forma di corrispettivo snaturerebbe la funzione dell’istituto in questione, in quanto incompatibile con la sua finalità esclusiva di tutela della prole ed inciderebbe direttamente sull’assetto dei rapporti patrimoniali tra i coniugi.

 In presenza di un provvedimento che disponga l'assegnazione della casa familiare, peraltro, il diritto del comproprietario non assegnatario a ricevere un corrispettivo per il godimento esclusivo necessita della preventiva revoca del provvedimento giudiziale che abbia disposto in ordine al godimento.