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Decorrenza del termine per la querela per violenza sessuale, occorre che la persona offesa abbia avuto conoscenza precisa, certa e diretta del fatto

29 novembre 2022

News Regionale - Sicilia ,

Ai fini della decorrenza del termine per la proposizione della querela, occorre che la persona offesa abbia avuto conoscenza precisa, certa e diretta del fatto in modo da essere in possesso di tutti gli elementi di valutazione onde determinarsi, sicché il termine per la proposizione della querela decorre non dalla data di commissione del reato, ma da quella (eventualmente posteriore) in cui la persona offesa è venuta a conoscenza del fatto costituente l'illecito penale, intendendosi per conoscenza la piena cognizione di tutti gli elementi che consentono la vantazione dell'esistenza del reato.

La precisazione giunge direttamente dalla Corte di Cassazione, sezione terza penale, nella sentenza n. 43249/22, depositata lo scorso 15 novembre.

L'onere della prova dell'intempestività, argomentano i Giudici di Piazza Cavour, incombe su chi allega l'inutile decorso del termine e, a tal line, non è sufficiente affidarsi a semplici presunzioni o supposizioni, ma deve essere fornita una prova rigorosa.

Nel caso analizzato dalla Suprema Corte, era stata rinvenuta una pen drive dell’imputato, contenente video pornografici dove le vittime erano state narcotizzate.

La somministrazione del narcotico, conclude il Collegio, non solo aveva neutralizzato ogni capacità di reazione da parte delle vittime, ma aveva cancellato loro ogni ricordo delle ore trascorse in balia dei violentatori.